ZINGARI E TAROCCHI

Zingara con ScettroL’associazione tra zingari e tarocchi è oggi ben radicata nel nostro immaginario; meno conosciute sono invece le sue origini.

L’usanza degli zingari di guadagnarsi da vivere prevedendo il futuro ha infatti origini antichissime.

Tuttavia i tarocchi non erano che uno dei tanti metodi di divinazione utilizzato da queste popolazioni.

Fu solo nell’Ottocento, invece, che si instaurò un legame indissolubile tra zingari e tarocchi.

Gli studi degli occultisti identificarono infatti gli zingari come inconsapevoli custodi di un sapere antico.

Le innumerevoli opere e studi che ne seguirono, avvalorando questa teoria, hanno così creato l’associazione tipica dell’immaginario collettivo tra zingari e tarocchi.

La Teoria degli Occultisti

Leone MedievaleDagli studi degli occultisti emerse che antichi popoli nomadi vennero in qualche modo in possesso dei segreti dei tarocchi – considerati la sintesi del sapere primigenio –.

Le loro migrazioni permisero in seguito di preservare questo antico sapere dalla distruzione, e di favorirne la diffusione.

Le parole di Papus – personaggio di spicco dell’esoterismo moderno – forniscono un quadro esaustivo del legame tra zingari e tarocchi ipotizzato a partire dall’Ottocento.

 

Estratto da “Le Tarot des Bohémiens”
(“I Tarocchi degli Zingari”)
di Papus

Gli Zingari possiedono una bibbia; questa bibbia li fa vivere; perché permette loro di predire la sorte; questa bibbia è una causa perpetua di distrazione; perché permette loro di giocare.

Sì, questo gioco di carte chiamato Tarocchi che possiedono gli Zingari è la bibbia delle bibbie. E’ il libro di Tot Ermete Trismegisto, è il libro d’Adamo, è il libro della Rivelazione primitiva delle antiche civiltà.

Mentre il massone, uomo intelligente e virtuoso ha perso la tradizione, mentre il prete, uomo intelligente e virtuoso, ha perso il suo esoterismo, lo Zingaro, uomo ignorante e vizioso, ci dà la chiave che ci permetterà di spiegare tutti i simbolismi senza difficoltà.

Come non ammirare la saggezza di quegli iniziati che hanno utilizzato il vizio e gli hanno fatto produrre più risultati, dal punto di vista del bene, che alla virtù.

Questo gioco di carte degli Zingari è un libro meraviglioso così come l’ha visto Court de Gébelin e soprattutto Vaillant. Questo gioco sotto i nomi di TAROCCHI THORA ROTA ha formato successivamente la base dell’insegnamento sintetico di tutti i popoli antichi.

Papus (Gérard Encausse)
“Le Tarot des Bohémiens”, 1889